Il Milan cambia idea, Gattuso resta a prescindere dai risultati. Mirabelli vuole stringere i tempi per il prolungamento e l’adeguamento del contratto.
Si avvicina il momento di passare alle cose formali anche per quanto riguarda Gennaro Gattuso. Il Milan sarebbe ormai convinto del valore del giovane allenatore ed è intenzionato a blindarlo.
Il nome di Antonio Conte è ormai legato al passato, così come le suggestioni legate all’arrivo dell’ex ct azzurro sulla panchina del Milan. Il futuro appartiene a Rino. Sono d’accordo i tifosi e i dirigenti rossoneri, in attesa solo di celebrare il prolungamento del contratto.
Al momento ancora non si sa quando le parti potranno incontrarsi per firmare i documenti, ma le indiscrezioni parlano di un prolungamento con un adeguamento di contratto per Rino Gattuso. Lo stipendio dovrebbe passare così da 120 mila a 2 milioni di euro. Meritati.
Milan, il rinnovo di Gennaro Gattuso… in ogni caso
Si credeva che il rinnovo di Gennaro Gattuso passasse anche e soprattutto da questo mese infernale che i rossoneri hanno di fronte, ma l’impressione è che i sorteggi UEFA per gli Ottavi di Europa League possano aver scombinato i piani anche in casa Milan.
L’impressione è che ora la dirigenza rossonera voglia stringere i tempi per il rinnovo di Gattuso a prescindere dai risultati che verranno da qui a metà marzo. Rino, accolto da tutti come un traghettatore destinato al naufragio, è riuscito ad alzare l’asticella delle ambizioni della squadra a suon di vittorie e belle prestazioni, ma ha un organico per poter superare il tour de force da vincitore? Lo sta affrontando a testa alta e meglio di quanto si potesse immaginare, e questo potrebbe bastare.
In corsa per tutto con una squadra ‘poco’ sua
Di fatto: è giusto vincolare il rinnovo di Gattuso alla sfida con l’Arsenal? Rino ha dimostrato fino a questo momento di saper gestire la squadra ed è riuscito a dimenarsi tra tre competizioni meglio di come abbiano fatto colleghi molto più quotati di lui.
Non bisogna dimenticare che Gattuso è un subentrante. Il mercato di giugno non è stato fatto a seconda delle sue necessità o a seconda del suo sistema di gioco, la preparazione atletica ha dovuto inventarla da zero ma a stagione ormai iniziata.
Il suo valore lo ha dimostrato e ora che la posta in palio si alza sarebbe ingiusto far pagare lui in caso di nulla di fatto. Perdere con la Roma allo stadio Olimpico, perdere il derby o perdere contro l’Arsenal non dovrebbero far perdere la fiducia nel tecnico. Sono risultati che, per dirla alla Sarri, ci stanno. Quello che non bisogna dimenticare è da dove si è partiti. Pochi mesi nessuno avrebbe creduto di rivedere la squadra in corsa per l’Europa (anche per la Champions), agli ottavi di Europa League e in Semifinale di TIM Cup.
E Mirabelli lo sa
“Non riesco a immaginare un Milan senza Gattuso, il Milan starà tanti anni con lui. Vorrei vederlo allenare dal primo giorno di raduno“. Le ultime parole sono quelle che contano di più, quelle che escono dalle formule di rito e che racchiudono il pensiero di tutti. È giusto che Gattuso venga esonerato qualora non centrasse gli obiettivi prefissati? Ma poi quali obiettivi? Quelli richiesti a Vincenzo Montella, quando si credeva che la squadra potesse correre per lo Scudetto, o quelli fissati dopo l’esonero di Montella, quando si credeva che il Milan potesse addirittura rischiare di finire nei bassifondi della classifica?
Questo il video della prima conferenza stampa di Gennaro Gattuso da allenatore del Milan: